L’intervista al nostro Fiorenzo

19 Agosto 20220

Alcuni giorni fa abbiamo rilasciato una piacevole intervista al magazine di Ideacasain. Il nostro Fiorenzo ha parlato di giardini con Matilde Franzolin e sono emersi alcuni spunti molto interessanti.

Vi riportiamo qui di seguito l’intervista al completo e vi aspettiamo in Garden per dare luce al vostro giardino

Ecco l’intervista integrale:

Negli ultimi decenni la richiesta di immobili con spazi esterni è cresciuta. Che importanza danno le persone al proprio giardino?

La richiesta di progettazione di giardini è certamente aumentata negli ultimi anni, così come la sua cura.Noto un’impressionante attenzione verso tutti quegli accorgimenti che un giardino richiede: dalla manutenzione alla scelta minuziosa di ogni singola pianta. È considerato ormai parte integrante della casa, una stanza del “verde” e non solo l’esterno adornante; ed è stato rivalutato sia per l’estetica che per lo svago che può dare (penso agli angoli per l’orto o per le piante da frutto, di cui abbiamo notato una crescita esponenziale nelle vendite).
Dal dialogo con i miei clienti si evince come il Covid e la “reclusione” che ne ha comportato, abbiano di fatto dato una nuova luce al giardino, come un angolo personale dove godersi l’aria aperta, i colori e profumi che la natura ha da offrirci, piccolo o grande che sia.

Le persone scelgono il fai da te o sono seguiti da Garden Designer o Architetti Paesaggisti?

Sono diversi i fattori che condizionano questa scelta. Al di là dell’elemento economico, che chiaramente incide nella scelta, il fai da te è molto apprezzato: è un hobby, una passione che rende chi lo cura quasi “geloso” del proprio angolo verde. Certo è che per alcuni tipi di lavori risulta quasi necessario un consulto con figure professionali, specialmente se si tratta di una progettazione da zero.

Qual è il rapporto con queste figure professionali esterne (Garden Designer o Architetti Paesaggisti): semplice o complesso?

Il mio personale rapporto, soprattutto con gli Architetti paesaggisti, è davvero stimolante! La collaborazione porta allo sviluppo di progetti davvero sorprendenti. Certo è che la conoscenza della materia è fondamentale, sin dalla fase di progettazione: io personalmente cerco sempre di rispettare tutte le esigenze naturali di ogni pianta scelta, in modo tale che il risultato finale perduri nel tempo.

Giardino “rigoroso” o parco “selvaggio”? I suoi clienti quale tipo di stile preferiscono?

Rigoroso. La stragrande maggioranza apprezza la cura del dettaglio: un prato livellato e tagliato al centimetro, piante e aiuole dalle forme geometriche perfettamente potate, angoli rigogliosi ma contenuti nella propria circoscrizione progettata.

C’è Più attenzione verso il giardino “sostenibile”? Ovvero, irrigazione con recupero acque, trattamenti chimici limitati o naturali, sfalci meno frequenti…

Purtroppo siamo ancora distanti da ciò che è il giardino “sostenibile”, specialmente per certi ambiti.
Da parte mia e del mio team, c’è sicuramente la volontà di guardare al futuro ponendo grande importanza a questo tema. Noi proponiamo trattamenti organici e naturali che vanno a sostituire il prodotto chimico, progettiamo gli impianti di irrigazione in modo tale che lo spreco d’acqua sia minimo, e consigliamo sempre l’inserimento di piante in giardino che siano funzionali al micro-ecosistema che si va a creare. Sfortunatamente, ciò che il mercato propone, ai prezzi che propone, risulta difficilmente vendibile.

L’evoluzione del giardino negli anni: ha notato qualche differenza sostanziale?

Sicuramente. Come in ogni ambito ci sono piante che sono “passate di moda” in favore di altre. Attualmente sono molto apprezzate le graminacee, come la Stipa, il Miscanthus o la Festuca.
Inoltre, c’è sicuramente una ricerca sempre più insistente della perfezione, come dicevo prima. A tal proposito, negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più il giardino zen: minimale, molto diverso dai classici canoni occidentali, dotato di elementi immancabili come la roccia (sotto forma di ciottoli di marmo o scaglie di ardesia per la maggiore) e l’acqua (presente tramite moderne fontane).

Quale tipo di progetto verde sceglierebbe per la sua casa?

Sicuramente la mia scelta ricadrebbe su una distesa di prato verde ben curato, con una siepe a delinearne il perimetro. Sceglierei qualche alberatura importante, per creare delle zone d’ombra rilassanti su cui posizionare degli arredi come divanetti, poltrone e tavolini.
Mi piacciono molto anche i giochi d’acqua: opterei per creare una zona dove ne fa da protagonista una bella fontana, adornata dal verde di qualche pianta e dal colore di fioriture che si abbinino con le pareti di casa.

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