Scopriamo insieme i pregi di ciascuna e le regole base per coltivarle al meglio
Nel mondo delle perenni da sole, poche piante sanno regalare fioriture spettacolari e durature come Echinacea e Rudbeckia. Spesso confuse a prima vista – complici i fiori simili a grandi margherite – queste due specie offrono bellezza, resistenza e un’ottima attrattiva per impollinatori, ma presentano anche caratteristiche ben distinte.
Echinacea: eleganza rustica e fitoterapia da giardino
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, l’echinacea (soprattutto Echinacea purpurea) è una pianta originaria del Nord America. I suoi fiori sono inconfondibili: petali ricadenti rosa-violacei (ma esistono varietà bianche, arancio, gialle) e centro spinoso, a cupola, che ricorda un piccolo riccio.
Punti di forza:
- Alta resistenza: tollera siccità e suoli poveri.
- Fioritura prolungata: da metà estate fino a inizio autunno.
- Pianta mellifera: attira api, farfalle e insetti utili.
- Uso officinale: radici e parti aeree sono utilizzate per stimolare il sistema immunitario.
Coltivazione:
- Predilige pieno sole.
- Tollera anche terreni leggermente argillosi, purché ben drenati.
- Non teme il freddo, ma teme i ristagni: meglio evitare buche troppo profonde o concimazioni azotate eccessive.
- Si moltiplica facilmente per divisione dei cespi in primavera o autunno.
Rudbeckia: esplosione di giallo e vivacità nel verde
Anche la rudbeckia fa parte delle Asteraceae e condivide l’origine nordamericana. La specie più coltivata nei giardini è la Rudbeckia fulgida (come la famosa varietà ‘Goldsturm’), caratterizzata da fiori giallo acceso con centro marrone scuro.
Punti di forza:
- Fioritura intensa e abbondante.
- Ottima copertura del suolo con varietà compatte o espansive.
- Facilità di coltivazione, anche per chi è alle prime armi.
- Si adatta bene anche in aiuole miste, bordure e giardini naturali.
Coltivazione:
- Ama il sole pieno ma sopporta anche mezz’ombra.
- Preferisce suoli freschi e ricchi, ma ben drenati.
- Dopo la fioritura, si consiglia di tagliare i fusti sfioriti per stimolare nuove infiorescenze o contenere la crescita.
- Si divide facilmente ogni 2-3 anni per mantenere la vigoria.
Quale scegliere? In realtà… meglio entrambe! Le due piante si completano alla perfezione!
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