Durante l’estate, molti orticoltori si dedicano al trapianto di ortaggi a ciclo autunnale o invernale, come cicorie, radicchi, cavoli e cavolfiori
Ma quando leggi sull’etichetta della piantina “varietà tardiva” oppure “precocissima”, sai davvero cosa significa?
In questa guida ti spieghiamo la differenza tra varietà precoci, tardive e autunnali/invernali, con esempi concreti per pianificare il tuo orto e renderlo produttivo per tutto l’autunno/inverno!
Varietà precoci e precocissime
Le varietà precoci e precocissime sono quelle che, una volta trapiantate, raggiungono la maturazione in tempi più brevi. Sono ideali da piantare tra fine giugno e luglio, quando si vuole ottenere un raccolto già a fine estate o inizio autunno.
Ecco alcuni esempi di ortaggi a ciclo precoce/precocissimo:
- Cavolfiore estivo White Globe: per raccolta ad inizio autunno, mettere a dimora White Globe dai primi di agosto e concimare generosamente nelle prime settimane dopo il trapianto (60-70 giorni).
- Cavolo asiatico Pak-Choi: pronto a 50-60 giorni dal trapianto.
- Cavolo cappucciocuore precocissimo (var. Tourima): Pronto a 55-60 giorni dal trapianto. Si può raccogliere da inizio primavera (con trapianti di fine estate) alla fine dell’autunno.
- Radicchio Rosso di Chioggia precoce (var. Presto): ha ciclo di maturazione precoce, per raccolta a circa 60 giorni dal trapianto. Si può trapiantare da marzo alla fine di agosto, grazie alla buona tolleranza alla pre-fioritura anche in estate.
- Cicoria Variegata di Castelfranco precoce: È tra le cicorie precoci con il migliore rendimento per raccolta autunnale. È pronto da fine ottobre, a circa 70 giorni dal trapianto. Ha una ottima capacità auto imbiancante in campo (non necessita di legature).
Varietà tardive
Le varietà tardive hanno un ciclo più lungo e sono pensate per essere trapiantate in piena estate (luglio-agosto) con raccolta da novembre fino all’inverno pieno.
Hanno spesso una maggiore resistenza al freddo, foglie più spesse o forme più compatte, adatte alla conservazione e al raccolto scalare.
Ecco alcuni esempi di ortaggi a ciclo tardivo:
- Cavolfiore Palla di neve (var. Jerico): bellissima varietà di cavolfiore di qualità professionale, per raccolta da novembre a dicembre. Matura a 100-105 giorni dal trapianto.
- Radicchio “Rosso di Verona tardivo”: trapiantato ad agosto, si raccoglie dopo circa 100-110 giorni, nel tardo autunno.
- Cicoria Puntarelle di Galatina:matura in modo scalare, tra 80 e 100 giorni dal trapianto
Perfette per chi vuole un orto produttivo anche con l’arrivo del freddo, oppure per chi conserva o consuma ortaggi a lungo termine.
Varietà autunnali/invernali
Si tratta di varietà specificamente selezionate per reggere il freddo, che si trapiantano tra luglio e agosto e maturano tra ottobre e febbraio. Spesso migliorano con l’abbassarsi delle temperature, diventando più dolci e tenere.
Esempi pratici:
- Cavolo nero toscano: cresce lentamente ma resiste fino a gennaio-febbraio.
- Radicchio “Treviso tardivo”: richiede temperature fredde per il tipico colore e sapore.
- Cicoria “Pan di zucchero”: forma grossi cespi, molto resistenti al gelo.
- Cavolfiore “Romanesco autunnale”: ideale per raccolta tra ottobre e novembre.
Sono le varietà su cui puntare per un raccolto che dura nel tempo, anche quando le giornate si accorciano e le temperature scendono sotto i 10°C.
Come orientarsi nella scelta al momento del trapianto?
Ecco una tabella utile da tenere in considerazione:
Tipo di varietà | Quando trapiantare | Quando raccogliere | Esempi |
Precocissima / Precoce | metà luglio | fine agosto – settembre | Cavolfiore precoce, Radicchio Chioggia precoce |
Tardiva | fine luglio – inizio agosto | novembre – gennaio | Cavolfiore Palla di neve, Cicoria puntarelle |
Autunnale/invernale | luglio – agosto | ottobre – febbraio | Cavolo nero, Radicchio di Treviso |
Nel periodo estivo, scegliere correttamente il tipo di varietà da trapiantare fa la differenza tra un raccolto abbondante e uno scarso. Sapere se una piantina è precoce, tardiva o invernale ti aiuta a pianificare raccolti scalari, garantire continuità produttiva fino all’inverno e sfruttare al massimo il tuo orto, anche nei mesi freddi.
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